Si tratta di un sistema amministrativo principalmente di controllo che serve a fermare l’avanzata dei popoli barbari; questa formula porta a delle conseguenze dal punto di vista degli indirizzi della architettura romana, perché questo momento storico rappresenta una svolta decisiva che vede come campi di azione una serie di architetture che sono concentrate nella edificazione delle sedi imperiali nelle quattro città che abbiamo elencato, questi quattro palazzi ci consentono di verificare questi cambiamenti. Questo momento di svolta viene chiamato tardo antico, per distinguerlo da quello precedente (proprio per i suoi caratteri innovativi) e questo periodo va dalle tetrarchia fino al crollo della caduta dell’impero di Giustiniano (che avviene nel 656 d.C), naturalmente in questo periodo si trovano all’interno altri filoni di ricerca (che fanno sempre parte del quadro generale tardo antico), in questo arco temporale dobbiamo inserire l’ultimo arco dell’architettura pagana, l’architettura paleocristiana l’architettura dei popoli barbari (con il loro processo di romanizzazione), tutti questi preparano l’architettura medioevale vera e propria.
Prima di intraprendere questi temi, che riguardano il periodo tardo antico, è necessario introdurre alcune premesse, in particolare alcuni temi riguardanti la basilica di Massenzio (una sorta di pietra miliare di questo nuovo corso, che precede di poco la costruzione dei grandi palazzi imperiali, con il suo sistema costruttivo potremmo capire il passaggio tra questo momento alto dell’architettura romana e quello bizantino vero e proprio, perché in questo edificio sono contenuti alcuni termini fissi dell’architettura bizantina dell’età giustinianea, cioè la chiesa di Santa Sofia non è altro che l’utilizzo ad ampia scala del sistema costruttivo “inaugurato” nella basilica di Massenzio) e ancora prima il completamento della sistemazione della parte del foro che abbiamo già trattato fino all’età repubblicana.
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