Le murature a piccoli blocchi


Passiamo adesso alle murature a piccoli blocchi, nello specifico queste murature non sono altro che i paramenti esterni di una muratura che non è costituita soltanto da questi paramenti, in quanto tra essi è presente una riempimento, per questo questa muratura viene in genere chiamata muratura sacco e si dice che le murature esterne funzionano a casseri a perdere (i casseri sono un'opera preparatoria che serve per posare sul luogo i materiali definiti, come avviene oggi con il calcestruzzo, se dico che a un cassero perdere significa che non lo toglierò mai). Quindi le murature a piccoli blocchi di cui parleremo in realtà sono i casseri a perdere di questo tipo di muratura che si chiama a sacco, perché fra queste due pareti troviamo una amalgama (antenato del nostro calcestruzzo) che si chiama opus caementicium o muratura completa. L’opera cementizia non ha nulla a che fare con il nostro cemento, per i romani i caementa in realtà erano dei frammenti di pietra o di laterizio che venivano inseriti all'interno di questa amalgama che si formava da un impasto di malta e caementa, la malta a sua volta era ottenuta mescolando l'acqua con un elegante e degli inerti (sabbie di diversa pezzatura); questa amalgama, che quando veniva creata era fluida, veniva versata tra i due paramenti ed una volta asciugato si induriva creando il vero e proprio muro, anche se i romani utilizzarono questo sistema per le fondazioni, per le sopraelevazioni, per le murature di elevazione con funzione portante, per le sottofondazioni stradali ed infine per le coperture voltate (per il sistema spingente).

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